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LUCA CAMPIGOTTO – ARSENALE DI VENEZIA, 2000 © LUCA CAMPIGOTTO
LUCA CAMPIGOTTO

LA POESIA DEI GIGANTI

I dettagli sono enormi nella fotografia di Luca Campigotto. La prua di una barca occupa due terzi di un’immagine, il braccio di una gru taglia una foto in più segmenti, un cumulo di cavi è un’allusione a una nave di dimensioni gigantesche, i riflessi dei transatlantici in attesa dei loro passeggeri o le luci di un negozio fanno intuire le rispettive attività.
L’orizzonte, distantissimo da questi primi piani incombenti, completa le informazioni sulla scena della fotografia.
Questa doppia scala è il primo marchio di fabbrica delle foto industriali selezionate per Foto/Industria e scelte in gran parte nelle raccolte dell’autore sul porto di Genova e sui dock di New York.

Un’altra fondamentale caratteristica del lavoro di Campigotto sono gli scatti notturni. Illuminate esclusivamente dalle luci artificiali presenti sul posto, le fotografie di soggetti così realistici trasmettono un senso più evocativo che reale. È il risultato paradossale di un lavoro estremamente curato dal punto di vista del ritocco dell’immagine, che fa appello ai nostri sensi più che alla visione iperrealista di cui è frutto.

François Hébel

Sede della mostra

Spazio Carbonesi
Via de’ Carbonesi, 11 – Bologna

Le fotografie di Luca Campigotto si allontanano da un tempo definito per divenire evocazione di un’attività industriale, in questo caso connessa principalmente ai trasporti, canale di comunicazione indispensabile per la globalizzazione della produzione e ci mostrano a quali dimensioni sia ormai giunto il flusso delle merci e degli uomini.

I vecchi dock di New York, costruzioni certamente imponenti per l’epoca in cui furono edificati per provvedere alle attività mercantili, qui ci offrono un contrappunto intimo e poetico di fronte al mondo dei container che li ha spodestati dalla loro stessa ragione di esistere.
A partire dal singolo dettaglio, Luca Campigotto ci trasmette una marea di sensazioni e di informazioni attraverso fotografie forti e originali stampate in grande formato.

François Hébel

Sede della mostra

Spazio Carbonesi
Via de’ Carbonesi, 11 – Bologna

Lo spazio si trova all’interno di Palazzo Zambeccari, edificio a tre piani dalla facciata neoclassica in terracotta, costruito nel 1775 dall’architetto Carlo Bianconi. Il piano nobile ancora oggi conserva affreschi barocchi, tra cui l’Olimpo di Giuseppe Rolli e Giacomo Alboresi. Lo Spazio Carbonesi è un luogo di incontro e condivisione a disposizione delle realtà culturali, un contenitore adatto alla sperimentazione, alla ricerca e all’innnovazione, utilizzato per iniziative artistiche, per momenti di formazione o eventi di comunicazione.