HANS FINSLER
Schokoladenfabrik
Tra i maggiori protagonisti della fotografia oggettiva (Sachfotografie) e vicino alle avanguardie d’inizio Novecento, Hans Finsler si è specializzato fino dall’inizio della sua carriera nella rappresentazione degli oggetti. Organizzata in collaborazione con la Fondazione Rolla, questa mostra è interamente dedicata a una serie specifica e particolare realizzata nel 1928 dal fotografo svizzero su commissione della fabbrica dolciaria tedesca Most. Unici soggetti sono i prodotti dell’azienda, miniature di cioccolato e marzapane descritte nei minimi particolari grazie a una particolare combinazione di capacità tecnica e filosofica minuzia. Trattati come opere uniche dell’ingegno artigianale e industriale, i dolci di cioccolato e marzapane risultano così sospesi in una serie a metà tra comunicazione pubblicitaria e riconoscimento di autentici valori scultorei.
Mostra realizzata in collaborazione con Fondazione Rolla, Bruzella
Sede della mostra
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Genus Bononiae – San Giorgio in Poggiale
Via Nazario Sauro, 20/2
BIOGRAFIA
Tra i maggiori fotografi industriali del Novecento, Hans Finsler (Svizzera, 1891) studia prima architettura a Stoccarda e Monaco, poi storia dell’arte all’Università di Monaco, dove è allievo di Heinrich Wölfflin. Docente alla scuola di arti applicate di Halle, ispira il suo corso al metodo del vicino Bauhaus. Acquisisce notorietà grazie alla mostra personale Neue Wege der Photographie dedicatagli nel 1928 dal museo di Halle. Nel 1929 partecipa come pioniere della nuova fotografia alla celeberrima esposizione Film und Foto. Chiamato dalla Kunstgewerbeschule di Zurigo, vi fonda il primo corso di fotografia, attraverso cui forma molti grandi esponenti della fotografia svizzera, tra cui Werner Bischof e Renè Burri. Muore a Zurigo nel 1972.
Courtesy Fondazione Rolla, Bruzella
Sede della mostra
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Genus Bononiae – San Giorgio in Poggiale
Via Nazario Sauro, 20/2
La chiesa di San Giorgio in Poggiale, di antiche origini longobarde, viene progettata e realizzata tra il 1589 e il 1633 dall’architetto Tommaso Martelli e affidata ai Padri Serviti fino al 1798. In seguito alla parziale distruzione seguita al bombardamento aereo nel 1943 la chiesa fu definitivamente sconsacrata, spogliata dei suoi arredi e delle opere d’arte. Fu poi acquisita dalla Cassa di Risparmio in Bologna, che dopo un accurato restauro la destina a sede delle proprie collezioni. Dal 2009 è sede della Biblioteca che porta il suo nome e ospita importanti opere d’arte contemporanea: Campo dei Fiori e l’ultima monumentale Delocazione di Claudio Parmiggiani, oltre al ciclo Cattedrale di Piero Pizzi Cannella.