MAURIZIO MONTAGNA
Fisheye
Fotografo interessato alle intersezioni tra spazio naturale e costruito, Maurizio Montagna esplora nei suoi progetti il rapporto tra il passato e il presente di un luogo, utilizzando la fotografia per documentare tanto ciò che permane quanto, paradossalmente, il mutamento. Appositamente realizzato per Foto/Industria, il progetto Fisheye indaga il territorio della Valsesia, selezionata come campione per lo studio della trasformazione di un paesaggio fluviale a partire dalla sua relazione con la pesca, che qui si è sviluppata nel corso dei secoli a partire da una tradizione tra le più antiche al mondo. Attraverso il filtro di questa attività, Montagna svela il modo in cui questo territorio è cambiato nel tempo, sia per cause naturali, sia per l’intervento dell’uomo, il quale ha inciso massicciamente sull’ambiente con interventi più o meno visibili (dalla costruzione di una diga all’emissione di gas serra) alterando il corso dei fiumi, la vita delle specie autoctone che li abitano e quella delle persone che le introducono, seppure sempre meno, nella propria dieta.
Sede della mostra
Sistema Museale di Ateneo – Università di Bologna
Collezione di Zoologia
Via Francesco Selmi, 3
BIOGRAFIA
Maurizio Montagna (Italia, 1964) è un fotografo specializzato nell’investigazione del territorio, dell’architettura e del rapporto tra uomo e ambiente. I suoi lavori costituiscono un’indagine dello stesso linguaggio fotografico, mettendo alla prova il potenziale documentario di questo mezzo. Nel 2008 il libro Billboards costituisce un ampio studio sulla relazione tra comunicazione e spazio urbano. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati, tra cui: Triennale di Milano; Hunter College, New York (2012); XXIV Biennale di Architettura di Venezia (2014); Palazzo Te, Mantova (2015); Centro Pecci, Prato (2019).
© Maurizio Montagna
Sede della mostra
Sistema Museale di Ateneo - Università di Bologna
Collezione di Zoologia
Via Francesco Selmi, 3
La Collezione di Zoologia, per dimensioni ed entità dei reperti, è una delle più importanti in Italia. Il nucleo originario della raccolta è costituito dalla collezione cinquecentesca del naturalista Ulisse Aldrovandi e dai reperti provenienti dalle collezioni Cospi e Marsili, riuniti nel corso del XVIII secolo all’interno dell’Istituto delle Scienze. Il Museo di Zoologia fa parte del Sistema Museale d’Ateneo Alma Mater Studiorum Università di Bologna – SMA.