MISHKA HENNER
In the Belly of the Beast
Consacrato nel 2015 dalla mostra collettiva New Photography al MoMA di New York, Mishka Henner è uno dei principali sperimentatori del linguaggio fotografico contemporaneo. Particolarmente interessato ai cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie, spesso non realizza direttamente le immagini di partenza dei suoi progetti, ma le preleva dalla rete, appropriandosene e attribuendovi nuovi significati. È ciò che accade nel caso dei tre progetti selezionati per questa mostra. Feedlots è una serie di gigantografie realizzate attraverso la combinazione di centinaia di immagini di Google Earth raffiguranti enormi allevamenti di bovini, in cui la descrizione dei minimi dettagli (cartografia) si combina a un senso generale di astrazione. Scopes è un montaggio di video reperiti su YouTube di animali che ingeriscono fotocamere e videocamere. The Fertile Image è un’accumulazione di oltre 300 immagini generate automaticamente da un software nutrito dall’artista. Nel suo insieme, In The Belly of the Beast è un’esposizione sul rapporto tra uomo, tecnologia e animali, in un processo incessante fatto di consumo, digestione e scarto.
Sede della mostra
Palazzo Zambeccari – Spazio Carbonesi
Via De’ Carbonesi, 11
BIOGRAFIA
Mishka Henner (Belgio-Francia-Inghilterra, 1976) è un artista visivo che si interroga sulla ridefinizione del ruolo della fotografia nell’epoca di Internet. Le sue opere spesso includono immagini prelevate dal web o generate attraverso software digitali. Nato a Bruxelles, Henner si è trasferito in Inghilterra nel 1984, dove ha studiato al Goldsmiths College di Londra. Nel 2013 ha ricevuto il prestigioso Infinity Award for Art dell’International Center of Photography di New York. Il suo lavoro è stato incluso nella selezione finale del Deutsche Börse Photography Prize (2013) e del Prix Pictet (2014). Nel 2015 ha partecipato alla mostra collettiva New Photography al MoMA di New York. Nel 2017 la Örebro Konsthall (Svezia) gli ha dedicato un’ampia retrospettiva dal titolo Counter-Intelligence.
© Mishka Henner. Courtesy of the artist and Galleria Bianconi, Milano
Sede della mostra
Palazzo Zambeccari - Spazio Carbonesi
Via De’ Carbonesi, 11
Lo spazio si trova all’interno di Palazzo Zambeccari, edificio a tre piani dalla facciata neoclassica in terracotta, costruito nel 1775 dall’architetto Carlo Bianconi. Il piano nobile ancora oggi conserva affreschi barocchi, tra cui l’Olimpo di Giuseppe Rolli e Giacomo Alboresi. Lo Spazio Carbonesi è un luogo di incontro e condivisione a disposizione delle realtà culturali, un contenitore adatto alla sperimentazione, alla ricerca e all’innnovazione, utilizzato per iniziative artistiche, per momenti di formazione o eventi di comunicazione.